Vi scriviamo questa lettera per dirvi quanto ci mancate, ci manca la vostra energia, il vostro entusiasmo, la vostra capacità di emozionarvi nel profondo, il vostro sguardo aperto, il vostro modo di mettervi in gioco. Ci mancano persino i vostri silenzi, il vostro modo tutto speciale di cambiare umore, l’aria assonnata che avete alle prime ore del mattino che si trasforma poco dopo in desiderio di “esserci”, l’aria stanca del pomeriggio che diventa piano piano stupore quando scoprite fin dove potete arrivare a regalarvi.
Siete meravigliosi, ve l’abbiamo mai detto?
Vi pensiamo uno ad uno per quanto siete speciali e poi tutti insieme, perché come sapete fare gruppo voi non lo sa fare nessuno.
Pensiamo a chi di voi ha compiuto già il percorso teatrale intero (pochi fortunati) e a chi, come la maggioranza, ha avuto modo di “assaggiare” il piacere del gioco teatrale senza poterlo assaporare fino in fondo. Sapete una cosa? Qualunque sia stato il tempo che abbiamo condiviso, è stato bello! E’ per questo che dentro grida il desiderio di uscire di casa, di ritornare ad incontrarci a scuola, di sperare di poter continuare il cammino intrapreso. E se non sarà possibile? Se non sarà possibile avremo guadagnato “il colore dei campi di grano” come dice il Piccolo Principe (l’avete mai letto? Un libro bellissimo). Quello che abbiamo conquistato insieme è molto di più di quello che potevamo immaginare e resterà per sempre in noi: questo è un pensiero felice! Ve lo ricordate? Peter Pan volava con i pensieri felici! Allora voliamo, non tiriamoci indietro, viviamo questa esperienza di distanza un po’ particolare perché ogni attimo può sorprenderci, proprio come in teatro.
Chiudiamo questa lettera con un augurio: continuate ad essere così, pieni di energia, curiosi, pronti a cambiare il mondo e a farlo più bello, più abitabile, più umano, più inclusivo partendo dalle mura di casa. E quando potrete uscire…. chi vi fermerà più!
Gli operatori teatrali della secondaria di primo grado
Anna Maria, Claudia, Viviana.